Quando si parla di violenza domestica, la prima immagine che spesso ci viene in mente sono le ferite fisiche sul corpo, una realtà evidente e difficile da occultare, che ci costringe a prestare attenzione.

Tuttavia, non è sempre così.

Il gaslighting rappresenta un comportamento estremamente pericoloso, una forma particolare di violenza quasi invisibile, definita appunto violenza psicologica.

Questo termine viene utilizzato per descrivere un subdolo comportamento manipolatorio messo in atto da un individuo abusante, con l’intento di far vacillare l’altro soggetto, minando la sua fiducia in se stesso, nel proprio giudizio e nella percezione della realtà, al punto da generare confusione, senso di errore e dubbio. Nei casi più gravi, chi subisce il gaslighting può giungere perfino a dubitare della propria sanità mentale.

Il termine “gaslighting” trae origine da un’opera teatrale del 1938 scritta da Patrick Hamilton, intitolata “Gas Light”, e dalle successive trasposizioni cinematografiche. La trama racconta la storia di Paula e Gregory, con Paula nella veste di vittima e Gregory in quella dell’aggressore. Per far impazzire Paula, Gregory faceva scomparire oggetti, abbassava le luci e la faceva dubitare che certi eventi fossero mai accaduti, spingendola verso il limite della follia.

Il gaslighting rappresenta una forma di abuso ben più diffusa di quanto si possa immaginare. Si manifesta ogni volta che qualcuno ci mente, alterando la realtà dei fatti per imporci una versione distorta, manipolata a proprio vantaggio.

Il gaslighting è un meccanismo mediante il quale il narcisista altera intenzionalmente la realtà dei fatti, principalmente attraverso bugie plateali, allo scopo di suscitare una reazione nella vittima, per poi rinnegare qualsiasi responsabilità. Costituisce una forma grave di abuso psicologico, che il narcisista utilizza per instillare nella vittima profonda ansia e confusione, al punto da minare la fiducia nei propri ricordi e percezioni.

Un celebre esempio è il film con Ingrid Bergman, in cui il marito tenta sottilmente di far impazzire la moglie per impossessarsi dei suoi gioielli. Il tentativo si concretizza alterando, tra le altre cose, l’illuminazione emessa dalle lampade a gas nella loro abitazione.

 

Il Parco dei Mostri:

Anche in Italia, questo fenomeno non è di certo una “nuova” scoperta. Vicino a Roma, più precisamente a Bomarzo, si trova un affascinante parco noto come il “Parco dei Mostri”. All’interno di questo parco, è possibile ammirare una casa con pavimenti e muri obliqui, un edificio con una porta dalle fattezze grottesche e altre rappresentazioni giganti di animali e mostri.

Tra le storie leggendarie legate a questo parco, vi è quella che attribuisce la sua creazione all’intento del proprietario di far impazzire sua moglie. Egli organizzava passeggiate durante le quali faceva credere alla moglie di essere l’unica a vedere la casa “storta” o la figura mostruosa che costituiva la facciata dell’edificio.

Ecco brevemente descrittiva la dinamica del Gaslighting:

Quando la vittima solleva preoccupazioni riguardo a un evento o al comportamento del narcisista, questi spesso rielabora la storia con una fantasia distorta o semplicemente rifiuta di ammettere l’accaduto.

Inevitabilmente, la vittima inizia a mettere in dubbio sé stessa e la sua capacità di percepire la realtà con chiarezza.

In un paradosso sconcertante, il narcisista proietta le sue azioni sulla vittima e la giudica per le stesse azioni di cui è colpevole.

Il narcisista intraprende una manipolazione subdola, il gaslighting appunti, cercando di convincere la vittima che le sue normali reazioni all’abuso costituiscano il problema, invece che l’abuso stesso.

In situazioni in cui la vittima prova legittima rabbia o dolore per le bugie, i tradimenti, le promesse non mantenute o i comportamenti evitanti del narcisista, quest’ultimo cercherà di farle credere che il problema sia lei.

E quando la vittima osa indicare la disonestà del narcisista, questi risponderà sminuendo la sua posizione, etichettandola come esagerata, troppo critica, paranoica e negativa.

Esaminiamo più approfonditamente le fasi attraverso le quali si sviluppa il processo di manipolazione:

  1. Distorsione della Comunicazione: la comunicazione distorta serve a sfruttare e confondere la vittima, Si tratta di una manipolazione verbale mirata.  In questa fase, probabilmente siete ancorati alle vostre convinzioni, ma iniziate a mettere in discussione la vostra stessa visione.
  2. Fase 2: Incredulità: Nella seconda fase, iniziate a prendere in considerazione il punto di vista dell’altro, ma desiderate che capisca anche il vostro.  L’obiettivo della discussione non è più dimostrare di avere ragione, ma cercate di dimostrare il vostro valore. Questo cambiamento di obiettivo è cruciale, poiché indica che avete smesso di credere nelle vostre argomentazioni e state lottando per dimostrare la vostra dignità.
  3. Fase 3: Difesa: L’ansia legata a ciò che il punto di vista dell’altro rivela di voi cresce. In questo momento, la discussione non ha più lo scopo di dimostrare chi ha ragione, ma si trasforma nell’obiettivo di dimostrare che avete un valore. Questo spostamento di obiettivo è significativo, poiché evidenzia il fatto che avete smesso di credere nelle vostre argomentazioni e state lottando solo per dimostrare la vostra autostima.
  4. Fase 4: Depressione: Nella quarta fase, iniziate a dubitare profondamente di voi stessi, chiedendovi: “Cosa c’è di sbagliato in me?”. Cominciate a ritenere che il suo punto di vista sia normale e che il vostro sia errato. La capacità di giudicare i vostri pensieri e sentimenti svanisce. In questa fase, avete abbracciato la prospettiva del manipolatore, ponendo in dubbio la vostra autostima e temendo le sue critiche. Siete ossessionati dall’idea di commettere errori. In questo momento, avete perso di vista il vostro valore personale e avete ceduto la vostra capacità decisionale e l’autostima.

Ecco un elenco di alcune delle tecniche di gaslighting più comuni:

  • Negazione: fingere disinteresse, rifiuto di ascoltare e nega l’esistenza di emozioni o problemi.
  • Contrasto: mettere in dubbio la memoria della vittima nonostante questa ricordi correttamente gli eventi. (Esempi: “Forse non ricordi bene le cose come l’ultima volta.” “La scorsa volta hai avuto la stessa idea e ti sei sbagliato.”)
  • Minacce di Incoerenza: mettere in dubbio la coerenza della vittima.
  • Attacchi Personali: attaccare la vittima in modo personale per farla sentire inadeguata.
  • Manipolazione Emotiva: sfruttare le emozioni della vittima per farla sentire confusa.
  • Blocco e Deviazione: cambiare argomento per mettere in discussione i pensieri della vittima.- Esempi: “Non ne parlerò più.” “Come hai potuto pensare una cosa così assurda?”
  • Banalizzazione: far credere alla vittima che i suoi pensieri o bisogni non siano importanti.- Esempi: “Vuoi che qualcosa del genere venga tra noi?” “Non è così rilevante.”
  • Dimenticanza e Negazione: fingere di dimenticare eventi veri o nega promesse importanti fatte alla vittima.- Esempio: “Non so di cosa stai parlando.”
  • Attribuzione di Colpa: attribuire errori e percezioni sbagliate alla vittima per confonderla.

Come affrontare il Gaslighting?

La chiave per evitare di cadere nella trappola del gaslighting è imparare a riconoscerlo in anticipo. È fondamentale essere capaci di individuare le persone che lo praticano. Quando qualcuno costantemente mina la vostra fiducia, vi fa dubitare di voi stessi e indebolisce la vostra autostima, è necessario riconoscerlo come una presenza tossica. È importante prestare la massima attenzione quando vi relazionate con individui di questo tipo.

È altrettanto importante comprendere che le vostre emozioni e idee possono essere diverse da quelle degli altri, ma ciò non dovrebbe far dubitare della loro validità. Infatti, non spetta ad altri confermare o negare ciò che sentite o pensate. Pertanto, se qualcuno mette in discussione le vostre emozioni e le vostre idee, spesso lo fa solo per indebolire la vostra autostima e manipolarvi.

Il Trauma da Narcisimo:

Un contributo prezioso che può aiutare a chiarire queste dinamiche è l’articolo “Bugiardi, Ipocriti, Manipolatori Affettivi. Saperne di più per potersi difendere” dello psicoterapeuta Pietro Brunelli. L’autore affronta la sindrome specifica del Trauma da Narcisismo (TdN), che spesso affligge le cosiddette “vittime” dei narcisisti patologici.

Ricorda che la persona che ricorre al gaslighting non ha bisogno di avere ragione, ha solo bisogno che tu creda che abbia ragione!
 

Per questo farà tutto il possibile per manipolare la vostra percezione dei fatti. 

La chiave sta nell’ impedirglielo e DIFENDERVI, e per farlo, è meglio che evitiate di coinvolgervi in discussioni che non siano obiettive.


Articolo a cura di Il Percorso Profondissimo








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Fonti :
https://www.healthyplace.com/abuse/emotional-psychological-abuse/gaslighting-definition-techniques-and-being-gaslighted/
https://www.narcisismo.net/la-relazione-con-il-narcisista-svalutazione.htm
https://psiche.org/articoli/gaslighting-la-manipolazione-mentale-del-partner/