In una variante meno celebre del mito di Eco e Narciso di Ovidio, lo scrittore “Pausania il Periegeta” ci racconta una diversa versione di questa storia, legata alla presenza di una misteriosa sorella gemella…
“C’e anche un’ altra storia su di lui infatti, meno conosciuta della precedente, ma che comunque si racconta, e cioè che Narciso aveva una sorella gemella, e che fra le altre cose i due avevano un aspetto in tutto somigliante, e che entrambi portavano la chioma acconciata allo stesso modo, e vestivano abiti simili, e inoltre andavano a caccia l’uno in compagnia dell’altra. E che infine Narciso si innamorò della sorella, e quando la fanciulla morì, Esso andava alla fonte e capiva bensì che era la propria ombra che vedeva, ma pure così sapendo, aveva un certo sollievo dell’amor suo, come se non credesse di veder l’ombra sua, ma l’immagine della sorella.”.
La sorella gemella rappresenta quindi contemporaneamente la copia di suo fratello e la sua versione opposta e contraria, il doppio perfetto. Narciso solo, ridotto ad un’unità cerca nel gioco del riflesso di ricreare la dualità della relazione recriproca tramite una regressione.
La versione di Pausania rivela quindi un altro retroscena del mito di Narciso. Egli ama la sorella non solamente in quanto donna, ma in quanto gemella, il suo doppio originario, facendo ricomparire Platone come filo conduttore: si tratta infatti dello stesso mito raccontato da Aristofane nel Simposio.
Il Narciso di Pausania rivive il dramma primordiale degli uomini spensierati sferici e prefetti che furono tagliati in due “come un uovo” per invidia e gelosia degli Dei inquieti .
Narciso, in cerca come questi due esseri dimezzati della propria metà complementare, si sdoppia quindi volontariamente, con l’aiuto della superficie riflettente della fonte, per tentare di ritrovare quella deliziosa unità dell’uovo e della coppia gemellare. E’ infatti il riflesso che Narciso deve raggiungere ed Integrare per trovare la gemella ricercata, l’aspetto “femminile”, dove l’amante si ritrova negli occhi dell’amato.
Condannato dagli Dei alla clausura dello specchio, e non essendo in grado di abbandonarsi al femminile della sua infanzia, il Narciso è destinato a morire annegando alla ricerca di una parte di Sé perduta: l’ Anima descritta da Jung, l’anima gemella di Platone che ogni essere umano necessita per trovare la propria completezza cercando nella metà perduta.
Questa lettura inoltre risulta conforme anche a visioni come quella del Tao per cui la vita è l’unione di energie complementari, Yin e Yang, dove ognuna delle quali tende verso l’altra compensandola.
Articolo a cura di Il Percorso Profondissimo
Immagini tratte dal film ” Hedwig, la diva con qualcosa in più”
Fonti :
https://gestaltgtk.blogspot.it/2016/04/narciso-aveva-una-sorella-gemella.
Paola Aparo, Oltre l’edipo, un fratello per narciso, in GTK 4, Rivista di Psicoterapia, Dicembre 2013, pagg. 49-50
https://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-iii/narciso/fonti-classiche/narfc03/