Fa parte di “L’introduzione al narcisismo”.
Il narcisista può non riconoscere neanche a sé stesso il dolore, il che dipende da quanto si è impermeabilizzato ai sentimenti e più in particolare al concetto di “debolezza”.
Per il narcisista la debolezza sta all’antitesi della forza, e poichè essere forti, grandi e potenti è prioritario, ecco allora che la debolezza va disprezzata.
Possono essere deboli gli altri, ma non un narcisista, che prova dolore in modo direttamente proporzionale allo spessore della sua corazza lucente.
Un narcisista può essere debole solo in privato, nei momenti no della vita, in attesa di nuovi rilanci, aspettando una nuova onda.
É l’altro a farlo sentire vulnerabile,debole. L’altro ha il potere immenso di farlo sentire amato e accettato. Qualunque piccola cosa può ferirli o deluderli e per questo fanno molta fatica a fidarsi degli altri.
Sono così occupati nel difendersi da vivere un dramma costantemente attivo. All’apparenza presuntuosi, forti, carismatici e affascinanti ma sotto sotto terrorizzati di non essere abbastanza, o peggio di essere o tutto o niente.
Ciò vale nella maggiorparte dei casi, ad eccezione dei Bambini Imperatore.
Ciò ha impresso loro il messaggio secondo il quale “Benessere è quando sto bene io, e tu sei qui per farmi stare al meglio”.
Secondo Umberta Telfener, nell’infanzia dei narcisisti
Ecco perchè vivono con una corazza addosso: fuori in un modo, dentro in un altro. Non possono permettersi di essere loro stessi e del tutto umani, perchè quando in passato è capitato sono stai puniti.
Così il loro bambino interiore impara ad essere ammutolito ed abusato da un Ego strutturato ormai per rinnegare la propria stessa Anima con i suoi lati più vulnerabili.
Il narcisista soffre, ma alcuni hanno un interruttore interno che riescono a spegnere quando vogliono.
Basta deciderlo, e disconnettersi totalmente da quello che provano davvero, giudicato come pericoloso, umiliante, faticoso e privo di valore pratico (sempre sottomessi dal loro ego) ripetendo a sé stessi frasi come: “Da oggi non ti amo più. Da domani sei il passato. Tu non sei la donna perfetta che io cercavo ed ora il tuo tempo con me è terminato, Il tuo comportamento mi sta minacciando è meglio che tu venga eliminata”.
Solitamente questa minaccia percepita da parte del narcisista è dovuta al fatto che il partner si sia ribellato a determinati comportamenti ingiusti che il narcisista non può identificare come suoi, o altrimenti dovrebbe mettere in discussione la sua maschera e mettendosi in gioco e prendendosi le responsabilità delle proprie azioni.
E quindi poi cosa succede?
Succede che quelle frasi diventano realtà improvvise e che una volta che il bottone di emergenza è stato schiacciato il meccanismo si avvia come un pilota automatico dando inizio ai vari abusi da parte del narcisista sulle persone che forse ama anche, sostenuti dalle immancabili Scimmie volanti ; come il Gas-lighting, il Silent treatment e la solita (fondamentale per reggere la maschera) campagna di diffamazione.
Questa la pena per chi ha osato vedere ed amare oltre la maschera.
Anche se di solito non passano per la vita felice e in pace: è molto difficile mantenere una facciata retta da migliaia di bugie per evitare che la maschera scivoli per sempre.
Ci sono alcuni che sono più appagati, che soddisfano tutti i loro bisogni di approvvigionamento narcisistico,spendendo molta energia per mantenere intatta la loro immagine e cercando di nutrire il loro disturbo in ogni dove (i social sono un ottimo esempio, come puoi leggere qui) per difendere il loro Ego incontrollato.
La tanto ostentata felicità del narcisista infatti altro non è che parte della recita, attuata dal narcisista come meccanismo di difesa , per ferire la sua vittima, ottenere nuovo approvvigionamento narcisistico, “nutrire” le fedelissime scimmie volanti e continuare in questo ciclo infinito, dal quale riusciranno ad uscire solamente i pochissimi narcisisti che saranno in grado di fermarsi a lavorare seriamente su di sé e sulle responsabilità e conseguenze delle loro azioni sugli altri e quindi dare ascolto alla parte più nobile, ma vulnerabile di loro stessi.
La stessa che ci porta ad evolvere come essere umani imparando dai nostri errori ed a diventare Uomini e Donne di valore, e con emozioni e sentimenti reali.
Un Percorso Profondissimo che solo in pochi però avranno il coraggio(da cor- habeo, derivante da cor e dal verbo habere : avere cuore ) e l’intelligenza di intraprendere in questa vita.
Articolo a cura di Il Percorso Profondissimo
Wendy was there. Immagini tratte dal film Buffalo66 |
Fonti :